Fabio Bencivenni
Nato a Pavia nel 1972, dipingo dal 2016 principalmente soggetti astratti mediante differenti tecniche. L'approccio alla pittura è stato casuale e, da autodidatta, sperimento diverse tecniche preferendo colori acrilici (anche spray) e smalti, distribuiti su cartoncino, legno, tela o altri materiali, attraverso pennelli, spatole o rulli. Nella pittura astratta trovo la libertà di esprimere la realtà sottoponendola prima ad una visione interna e personale.
L'arte per me
Credo che alla base di ogni espressione artistica vi sia un'inquietudine, un malessere, un'insoddisfazione più o meno sottile che dal dentro spinge per venir fuori. La pittura è un lamento, un grido che non si vuole rendere leggibile e neppure condividere. Si desidera soltanto liberarsene, rendendolo tangibile. E lo si fa più per se stessi che per apparire. I quadri stanno lì per ricordarci che quel dolore c'è, che è presente e che preme affinché ci si occupi di lui. Poi ci sono le persone che l'arte l'acquistano. Ed il loro è un dolore differente. (Fabio Bencivenni)